Cos'è?

PAVzine è il primo magazine realizzato dalla redazione del PAV/Parco Arte Vivente in collaborazione con lo studio editoriale Pangramma di Torino.
Si tratta di un documento concreto, un foglio di grande formato ripiegato, stampato in bianco e nero. Il foglio racchiude contributi provenienti dai vari ambiti della ricerca svolta all’interno del Centro sperimentale d’arte contemporanea: dagli aspetti curatoriali, alle riflessioni metodologiche in campo educativo, sino a nuove visioni e progetti che possano essere di stimolo alla trasformazione del paesaggio.
Nella zine* sono presenti alcune sezioni quali suggestioni estratte da un campo semantico normalmente in uso nel linguaggio della biologia, dell’organicità, del vivente.

GERMINAZIONI, lo spunto della ricerca teorica, l’editoriale.

SVILUPPI, l’avanzamento della ricerca, le ragioni della mostra in corso.

DISSEMINAZIONI, modalità di propagazione dei contenuti, intenti e metodi delle attività pubbliche.

CONTAMINAZIONI, ibridazioni, dialogo con diversi campi artistici e non, come la scrittura, la filosofia, la musica, la storia, le scienze.

INNESTI, contributi altri, il PAV visto da punti di osservazione esterni.

FERMENTI, ciò che si sta formando, i nuovi programmi in preparazione.


La PAVzine è uno strumento mobile (foglio) e capiente (blog), piattaforma aperta ai contributi dei semionauti - navigatori nel paesaggio globale dei segni - che avvia una riflessione collettiva sul tema della programmazione dell’anno in corso: IL MONDO CORPORALE.


* Zine: abbreviazione di magazine. Una zine è una rivista di seconda generazione, non profit, a tiratura limitata e libera da copyright, nata nella cultura punk degli anni ’70. Oggi le zine sono realizzate da tutti e per tutti, e sono diventate un metodo per comunicare le proprie istanze, fantasie, desideri o, semplicemente, interessi.
Per riuscire nell’intento di realizzare un prodotto comunicativo, espressivo e a volte politico, tutti i mezzi visivi (a volte anche materici) sono validi. Le zine, molto diffuse nel mondo anglosassone (compresa l’Australia) e in Germania, sono pubblicazioni frugali, all’insegna del copia-e-incolla, fatte con materiale “rubato” eppure attente all’originalità.
Esiste già da tempo un mercato di queste produzioni, che hanno tutte la particolarità di essere pezzi unici. Sul tema della prassi estetica e sociale delle zine si tengono convegni, si organizzano simposi e mostre-mercato. Alcune gallerie specializzate in questa ricerca estetica (inscrivile anch’essa in un ambito relazionale) organizzano esposizioni, workshop e radunando attorno a sé cerchie d’artisti e pubblico.